Un'opportunità per conoscere la storia e la bellezza del Cilento

L’area archeologica di Paestum è il nome latino dell’antica Poseidonia. La colonia, situata in un punto strategico, al centro dell’incrocio delle vie commerciali tra il bacino ionico e le regioni italiche, fu chiamata Poseidonia in onore di Poseidone, dio del mare. I tre templi dorici costruiti intorno al 500 a.C. si innalzano maestosi tra il Foro e l’Agorà. Il Museo Archeologico conserva pezzi di inestimabile valore come la famosa Tomba del Tuffatore, uno dei primi esempi di pittura greca di età classica. E’ riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità.

Patrimonio dell’Umanità, fondata da Tommaso Sanseverino nel 1306 sul sito di un esistente cenobio, è dedicata a San Lorenzo. E’ uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del Sud Italia, nonché la più grande certosa italiana e tra le maggiori d'Europa. Occupa una superficie di 51.500 m² con più di 320 stanze, tre chiostri (il più grande è contornato da 84 colonne), la chiesa con affreschi del XVI-XVIII secolo, il pavimento di maioliche, i cori lignei intarsiati del '500, il vasto giardino e un cortile.

Nome che i Romani diedero alla colonia greca di Elea, fondata intorno al 540 a.C. dai profughi di Focea, città greca dell’Asia Minore, caduta sotto il dominio persiano ad opera di Ciro. L’area archeologica, oggi patrimonio dell’Umanità, era famosa anticamente per la scuola filosofica di Parmenide e Zenone. E’ interessante visitare l'area portuale, le Terme, l'Agorà, l'Acropoli. Di inestimabile valore è la Porta Rosa, primo esempio di arco a tutto sesto in Italia

Sono l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare in un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Il primo tratto si visita con una particolare barca trainata da un cavo d'acciaio, che serve a raggiungere il resto del percorso pedonale. Le grotte si estendono per circa 3 km nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di stalattiti e stalagmiti che decorano gli spazi con forme, colori e dimensioni diverse.

L’Oasi di Morigerati offre 607 ettari di paesaggi incontaminati sul fiume Bussento, che si inabissa per circa 4 km creando cascate e laghetti. La grotta carsica dalla quale riemerge offre uno spettacolo davvero suggestivo. Il percorso comincia dal paese, con una mulattiera lastricata in pietra che arriva all’ingresso della grotta e al canyon scavato dal fiume, con vedute mozzafiato sulle acque limpide e fresche. Poco prima di raggiungere il canyon si incontra un mulino ad acqua di fine ‘700.

Fondata dopo la distruzione della vicina Policastro nel 915 ad opera dei Saraceni agropolitani. Verso l’anno 990 d.C. monaci basiliani, provenienti dall’Epiro, fondarono in località Ceraseto - ricchissima di piante di ciliegio - l’Abbadia di S. Giovanni Battista. Il Cenobio, diretto da illustri studiosi ed umanisti, fu uno dei più importanti monasteri del monachesimo greco dell’Italia meridionale.

“Historia dipinta di Bosco, capoluogo per tre volte incendiata e distrutta dai borbonici che invano tentarono di distruggere con le case e le strade anche l'amore per la libertà, perché dal 1828 per tre volte Bosco risorse più fiera e più bella e nel verde di fronte al mare pronta a battersi per la libertà". Così il pittore Josè Garcia Ortega, amico e allievo di Pablo Picasso, ha voluto rievocare su mattonelle di ceramica questa pagina di storia. Qui, infatti, a seguito della sommossa, seguì una feroce repressione: il re Francesco I di Borbone ordinò la distruzione senza possibilità di ricostruzione dell’intero paese.

E' una meta turistica di rilievo per la qualità delle sue acque e per la posizione strategica nel Golfo di Policastro. Passeggiando sul lungomare tra locali e negozietti, è difficile non dare uno sguardo a ciò che si erge maestoso dall’altro lato della costa: il Cristo di Maratea.